STRAZE DA VIN

 
GABRIELLA SCARPI

Grande Artista veneziana che mi fa onore della sua amicizia!
Nata a Venezia, dove vive e lavora, collabora alle attività didattiche dei Musei Civici Veneziani ed insegna alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti della sua città, si è dedicata all’affresco e a tutte le attività proprie dell’Artista. Ha poi scelto come supporto precipuo un materiale insolito: la stoffa. Dal lino al cotone, dalla canapa alla seta, utilizzando tecniche moderne e antiche come il batik e il tie- dye. Stampa con tamponi, usa la serigrafia, riutilizzandole in modo nuovo, originale, creativo.. Ha lavorato con grandi marchi, Benetton, Haas, Malferrari, per poi dedicarsi completamente all’elaborazione personale raggiungendo vette artistiche. E’ lei che racconta il suo lavoro di ricerca: “Taglio le stoffe in piccoli pezzi per poi riassemblarle per creare materiali nuovi, ogni stoffa reagisce diversamente ai colori ottenendo esiti imprevedibili ed unici”.
L’ispirazione nasce dall’universo che la circonda, un muro, un riflesso, una poesia, un’architettura. La lavorazione manuale oltre che una meditazione profonda è una ricerca dentro di sé e dentro la vita.
Ancora:” E’ come scrivere un diario, una pagina dopo l’altra, colori che si sovrappongono, saperi lontani, dall’Africa all’Oceania..”
Antiche scritture di facile/difficile lettura in un tripudio di sensazioni che ci parla e ci immerge in un sapere/sapore che sentiamo vicino, vicinissimo. Emozioni che ci accompagnano nel nostro divenire, storie sempre vicine che ci allietano e ci stupiscono.
Ed io, che c’entro? Ma è nata una collaborazione! Grandiosa, strepitosa!
Tutto cominciò una serata di fine estate. Si era in uno splendido giardino alla Giudecca.
Cielo cobalto, il caldo attenuato da una dolce brezza. Cena tipica veneziana: pinza di pane, caparossoli in cassiopipa, (vedi la ricetta in cucina), peoci, alici in marinata, fasoi in potacin.
E per finire frittelle per Pesach per ricordare gli ebrei che qui hanno vissuto e vivono.
E fiumi di prosecco ghiacciato.
La compagnia era stupenda, la serata ci ispirava: ciacole e dotte citazioni, alte risate e profonde riflessioni. Da questa serata è nata l’idea delle “STRAZE DA VIN”, nobili ed artistiche cravatte, dai tessuti di Gabriella, da annodare dolcemente al collo, quello della bottiglia. Le basi erano gettate! Da quella mitica serata sono nate le opere che ora vedete: le bottiglie sono impreziosite e niente macchie!
Le "STRAZE" sono qui presentate in anteprima mondiale! Grazie a Gabriella che mi ha donato questa collaborazione preziosa!
Gabriella vive a Venezia, Canareggio 1135, tel. 041 716022.

 
 

Ritorno

Chi coglie le uve funebri
ed il fuoco
dei pampini ai giardini
di Giudecca là sull’acqua nebbiosa
dove
affondano i tralci?
Sotto più grave cielo ritorniamo
non diversi da
allora
a guardare fra i grappoli le statue
e le navi nel nord
illuminato
vaghe per la laguna;
ed ancora per quanto sia passato
un
secolo di noia, con vermiglia
voce ascoltiamo stridere gli uccelli
da
verande di rose
e ancora per la strada conosciuta
ci volgiamo incerti a
guardare le aiuole
immobili e riflessi nei canali
i giardini d’amore
vietati dal tempo.
(un brindisi)

MARIO LUZI