9 Agosto 2005  all' OSTERIA del TASSO

 

Grande serata!! Grandi vini!! Grande cucina!!


A grande richiesta è arrivata per cominciare la ricotta della NINA, con pinoli, mandorle e pistacchi.   Non poteva mancare il POMINO bianco 2002. Vino storico dell'enologia italiana.  Abbiamo raccontato della passione profusa dallo straordinario personaggio che fu il marchese Vittorio degli Albizi nella sua tenuta di Pomino.  Nato in Francia nel 1838 e cresciuto in Borgogna, terra dei grandi vini sia bianchi che rossi, si prodigò affinchè anche in Italia si introducessero i sistemi moderni e razionali già in uso in Francia.  Bene.
Giallo paglierino, sfumature smeraldine, cristallino.
Profumi caratteristici, fiori bianchi e grande fragranza.
Buona acidità. Soddisfazione ampia.
Arriva il primo e passiamo a svelare l'indovinello del sito webbe: l'omino di neve.
Da qualche anno il 5 di agosto in piazza Santa Maria Maggiore nevica!!!! Questa neve vuole ricordare quella caduta la notte tra il 4 e il 5 agosto in un anno imprecisato del quarto secolo d.C.  Ecco la storia.
Un ricco patrizio romano, non avendo eredi, decise di lasciare il patrimonio per un'opera in onore del Signore.  Una notte sognò la Madonna che gli ordinava di costruire una chiesa là dove avrebbe trovato la neve.
Era appunto il 4 di agosto e la cosa pareva impossibile. Ma già dal mattino presto si sparse una voce: sull'Esquilino un manto candido di neve copriva ogni hosa!!
La chiesa fu eretta e dal 1568 vi è la tradizione di far cadere sui fedeli, nella cappella Paolina, una nevicata di fiori.
Passiamo subito al sibaritico SYLVANER Manfred Nossing 2000.
Vitigno coltivato in Alto Adige e in Friuli. Giallo paglierino con riflessi verdognoli tipici dei vini di montagna. Di frutta esotica profuma e di agrumi.
Ci si sente anche il fieno degli alpeggi.  Dall'alto dei suoi cinque anni ci stupisce per eleganza e freschezza. Persistenza infinita.
Siamo al CARPACCIO. A tutta la fraterna compagnia viene raccontata l'invenzione della pietanza e del perchè del suo curioso nome...
Un inchino doveroso all'ingresso del TUFICO, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore a vendemmia tardiva. Colore oro antico con guizzi di sole. Ampi e generosi archetti ci suggeriscono il generoso alcool:13,5°. Il profumo è inebriante: miele e nocciole.
E poi ancora camomilla e fiori gialli. Una vera delizia. Lo beviamo e tutte le attese sono confermate.
Sapore pieno ed asciutto che con grazia ci culla la bocca. Siamo già al dolce.
Dal frigo a 6 gradi spunta il BLANQUETTE de LIMOUX Carte Noir Vergnes, che è uno spumante a metodo ancestrale come lo chiamano i francesi. Viene da un vitigno a maturazione tardiva per cui il mosto fermenta lentamente durante l'inverno ed in primavera ha una seconda fermentazione in bottiglia. Buon giallo paglia, bollicine piccole che ostinatamente si accalcano per giungere in superfice.
Profumo di mele e pane: è il vino della festa.
E con questo brindiamo alla serata ed alla prossima augurandoci che sia vicina.
Un fraterno abbraccio.
NOBIS PROSIT!
 

La serata, i vini, il menù ...

Il Pomino non ha bisogno di presentazione: è l'unico vino bianco italiano a struttura francese, Pinot bianco e Chardonnay, vino ricco di storia e cultura.  Il Sylvaner sarà certamente una grande scoperta per molti di noi: dall'alto dei suoi cinque anni ci stupirà. Il Tùfico, una vendemmia tardiva,  ci ammalierà con la sua potenza e morbida carezza. Per brindare all'inizio delle vacanze non poteva mancare un "metodo tradizionale"
(la legislazione francese...).  Grandi brindisi, baci ed abbracci!
Per l'autunno grandi progetti,  grandi bevute e presentazione delle nuove brocche disegnate dal vostro mescitore per l' IVV.

Vi aspetto!

 

Osteria il Tasso tel 055.9199406  cell. 339.2200631
Terranuova Bracciolini

 

Indovinello

O che ci fa quest'omino di neve??????????????

Al solutore cena a GRATIS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!